Commento del responsabile organizzativo
Come responsabile per la
parte espositiva dell’Open Day devo complimentarmi con tutti quelli che
mi hanno aiutato e soprattutto sopportato. Devo ringraziare in special
modo tutti i colleghi e i Fratelli che si sono attivati per fornirmi
materiale rispettando le scadenze, permettendo di lavorare in sinergia. Un
grande ringraziamento anche ad Alberto (Sala Informatica e non solo).
Grande aiuto mi è stato
fornito dagli alunni che si sono rivelati dei grandi organizzatori e
coscienziosi esecutori, responsabili e meticolosi in tutta la durata del
percorso.
Il
mio intento è stato di voler verificare, come educatore, se un gruppo di
giovani delle classi 3e, 4 e e 5e erano
in grado di autoorganizzarsi suddividendosi i compiti di tale
realizzazione: proprio come la nostra società chiederà un domani a
questi ragazzi nel mondo del lavoro.
La mia presenza
doveva solo infondere fiducia nelle scelte che loro facevano. Ritengo di
fondamentale importanza che il giudizio migliore lo possa aver dato il
pubblico e i genitori che hanno partecipato alla manifestazione cogliendo
lo spirito scolastico della presentazione ma allo stesso tempo la
determinazione dei ragazzi che si sono prodigati per ben figurare con vero
entusiasmo e professionalità.
Prof. Eugenio Chiambretto
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Apprezzamenti di un docente
Coinvolgimento,
calore umano, entusiasmo: ecco le principali dimensioni attraverso cui ho
vissuto il primo “Open Day” del “La Salle”.
Coinvolgimento:
ha riguardato tutti, ma è stato determinante quello degli alunni.
Impegnati da circa due mesi nella preparazione dell’evento, sono stati
premiati dall’afflusso dei visitatori che, in I Turistico, si sono
presentati già alle 9.15 (ad un quarto d’ora appena dall’avvio della
giornata), venendo debitamente accolti e guidati. Ma anche i genitori non
sono stati da meno: alle 7.30 c’era già chi scaricava dai furgoni le
attrezzature, mentre poco più tardi hanno cominciato a prendere posto
quelli che si erano offerti per i servizi d’accoglienza o di supporto,
dedicandovisi fino alle 19. Altri ancora, infine, hanno visitato
l’Istituto godendo appieno della libertà di movimento che abbiamo
voluto come uno dei cardini dell’iniziativa, manifestando la loro
soddisfazione a me e ad altri colleghi. Lo stesso Assessore Leo,
nell’intervento con cui ha in pratica chiuso la mattinata in un’Aula
Magna gremita e attenta, ha rilevato questa atmosfera così stimolante.
Calore
umano:
l’ho percepito ininterrottamente, in classe con i ragazzi e poi con
genitori e visitatori esterni, ma soprattutto con gli ex-alunni, sia
quelli venuti espressamente per potere abbracciare questo o quel loro
ex-professore, sia quelli che devono decidere del futuro scolastico dei
figli, sia alcuni di quelli che frequentavano il “La Salle” negli Anni
’40, che ho avuto il privilegio di conoscere e ascoltare nella
rimpatriata nostalgica in tempi così lontani, ma al tempo stesso vicini
perché rivissuti nel ricordo comune.
Entusiasmo:
alle ore 9 era allo stadio aurorale, per la gratificazione nel vedere gli
alunni impegnati negli ultimi ritocchi e a loro volta in attesa di
qualcosa e qualcuno che nessuno poteva ancora prevedere o delineare
fisicamente. Alle 11, terminate le lezioni e le prime visite, esso si è
ingagliardito verificando l’aumentato afflusso di ospiti anche in interi
gruppi familiari, ascoltandone i commenti e avvertendo l’interesse
evidenziato dalle loro domande. Alle 16, “caricato” dai numerosi
incontri con volti noti o del tutto nuovi, ma comunque sempre
gradevolissimi, è passato alla fase zenitale: il salone al gran completo
per l’esibizione musical-vocale, i due cortili senza più un posto-auto
libero, il viavai di gruppi di amici degli alunni, esterni alla scuola e
provenienti dalla prima e dalla seconda cintura, hanno dato la misura del
successo della giornata. Infine, la Messa celebrata da Mons. Peradotto e
il compiacimento di molti per avere potuto ascoltare Fr. Franco
all’organo, mi hanno quasi portato al calor rosso. Ecco perché, verso
le 19, davanti al Preside Prof. Pent e ad altri amici e colleghi, ho
intonato nell’atrio dell’Istituto, a mo’ di peana, “La Salle sei
grande sei forte”: sono infatti sicuro che anche il Fondatore abbia
messo qualcosa di suo affinché il nostro “Open Day” ci lasciasse nel
cuore la gioia di averlo ben vissuto nel suo nome.
Prof. Renato Boetto
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Considerazioni di una studentessa
Visto dagli occhi di
una studentessa l’Open Day del 1° dicembre 2001 è stata un’importante
opportunità per conciliare il lavoro con l’amicizia. E’ stato un
mezzo per lavorare tutti insieme, studenti e insegnanti, come gruppo
operante in perfetta armonia al di fuori di schemi strettamente
scolastici. Penso che l’Istituto abbia apprezzato l’impegno con cui
tutti noi studenti abbiamo “sposato” fin dall’inizio questa
straordinaria iniziativa. Speriamo di ripetere questa esperienza il
prossimo anno, visto che la ritengo ottima per capire quanto sia bello
lavorare per raggiungere il fine, tutti uniti, di uno sviluppo sempre
migliore del nostro Istituto.
Elisa Rasca 4a ITC
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Il
saluto del Direttore
dell' Istituto La Salle
Fratel Egidio Mura |
Il
Preside Aldo Pent, l'Assessore regionale Giampiero Leo
e il Consigliere regionale Giuliano Manolino |
Il
Vice Preside Prof. Camillo Novellino, la Prof. Antonella Gorone, la Preside della S. Media Gonzaga di
Milano Prof. Katia Dalto, il
Visitatore A. Prof. Fr. Marco Tottoli, il Preside Prof. Aldo Pent.
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